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Descrizione

In diverse relazioni parrocchiali è descritto che l’attuale chiesa parrocchiale San Donato venne fabbricata tra l’anno 1637 e 1645. Tuttavia presso l’archivio comunale è stato ritrovato un documento importantissimo datato 14 agosto 1686 contenente la delibera con cui il Comune incaricava un imprecisato impresario della costruzione della chiesa.
La costruzione della chiesa nella sua forma attuale (eccetto il coro semicircolare costruito solo nel 1791) è, dunque, iniziata nel 1684 ed ultimata, forse, già nel 1687. Ciò risulta in modo certissimo anche da notizie frammentarie relative ai conti parrocchiali di quegli anni. Robilante è sempre stato in buoni rapporti col confinante Boves. Il Municipio di Boves aveva ordinato la costruzione di una nuova chiesa parrocchiale (l’attuale) nel 1670, inaugurandola nel 1675. I robilantesi, che erano soliti recarsi nella cittadina, osservando quella nuova chiesa più ampia e più bella dell’antica, desiderarono fare altrettanto nel loro paese.
Il capitolato del 14 agosto 1686, con in calce la firma del segretario Lamberti, non dice chi ne sia stato l’ideatore o l’architetto, ma rende noto che “coloro che vorranno partecipare ai lavori di edificazione della chiesa potranno presentarsi sulla pubblica piazza il 16 agosto tra le 20 e le 21. Il materiale da costruzione resterò a carico dei “sindaci et elletti”, il resto (corde, cazzuole, martelli ect..) a carico dell’impresa”.
Nel capitolato, inoltre, si fa riferimento alla demolizione di muri, sia interni che esterni: segno, quindi, che l’attuale chiesa venne ricostruita sullo stesso posto dove sorgeva già l’antica parrocchiale.
Sfortunatamente presso il Municipio di Robilante non esistono più i libri dei conti degli anni 1685-1690 dai quali sarebbe stato possibile venire a conoscenza del preciso costo dell’opera ed altre notizie preziose. Anche presso l’archivio parrocchiale mancano i conti della Compagnia del Santissimo degli anni 1685-86-87. In ogni caso è certo che se l’iniziativa della costruzione della nuova chiesa parrocchiale deve essere partita dal Comune, tutti concorsero generosamente alle spese, soprattutto il parroco e le Compagnie religiose.
L’attuale chiesa parrocchiale risulta essere leggermente più ampia rispetto al momento della sua costruzione, in quanto il coro a semicerchio venne realizzato un secolo dopo. Fin dall’inizio vi furono già, oltre all’altare Maggiore, gli altari del Rosario e del Suffragio nonché i quattro lungo le navate, due per parte. L’euritmia della chiesa è stata conservata fin quando, all’inizio del 1900, venne aggiunto l’altare della Madonna di Lourdes.
Gli altari sono stati realizzati in muratura e saranno rifatti in marmo solo dopo il 1800, inoltre, sempre nei primi anni del ‘800 vennero realizzati i due cupolini dell’altare del Suffragio e del Rosario.
L’attuale altare maggiore apparteneva inizialmente alla Chiesa dei Padri Conventuali di Mondovì Piazza da cui provenne dopo l’acquisto effettuato nel 1806. Dello stesso periodo è l’altare della Madonna del Rosario, di stile juvaresco, che proviene dall’eremo dei Padri Agostiniani di Busca (1808).
Nel 1702 il Consiglio comunale deliberò inoltre la realizzazione della “balaustra davanti l’altar Maggiore della Chiesa parrocchiale” affidando l’opera al Sig. Carlo Piazzolo del lago di Como, infatti in qual periodo i comaschi erano considerati i migliori marmoristi. Dagli archivi emerge che la commissione dell’opera avvenne secondo il disegno presentato, cioè “tutti i balustri e mezzi balustri dovran essere di alabastro di Busca; le cornici e la bassa di pietra negra di Vernante, le placche di giallo di Verona”.
Nel 1964 vennero fatti importanti lavori:oltre all'importante lavoro di restauro della facciata (sulla quale vennero sostituite le originali statue della Speranza e della Carità, con quelle di Cristo Redentore, S. Pietro e S. Paolo), è stato riparato l'organo, sono state cambiate alcune vetrate al fine di rendere la Chiesa più luminosa, ed infine si è acquistato un grande crocifisso in legno, posizionato ancora tutt'oggi sull'altare maggiore. (1)
Nel 1993, in occasione del 630 anno della Parrocchia e del 310° anno della Chiesa Parrocchiale, la Cupola, il Cupolino e tutta la volta della navata centrale furono oggetto di importanti lavori di ristrutturazione, seguiti dal restauro del cornicione e dei pilastri. (2)
Esattamente dieci anni dopo, durante i lavori per la realizzazione del nuovo impianto di riscaldamento, veniva sostituita la pavimentazione esistente con una nuova in pietra di Luserna. Ciò ha consentito il ritrovamento delle fondamenta dell’antica chiesa e del cimitero che, come tradizionalmente avveniva nei secoli passati, era adiacente alla Chiesa.


NOTE:
1) La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 1964 n. 10, pag. 3;
2) Claudio CAMPANA, “ROBILANTE ieri ed oggi”, Edizione Martini, 1996, pag. 163 sg.


Foto

Chiesa Parrocchiale di S. Donato



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