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Descrizione

L’ampio pianoro delle Piagge è posto a 1300 metri di altitudine.
Il luogo è molto bello: al mattino col cielo pulito, guardando a Nord, appare l’ampia pianura di Cuneo, con Borgo San Dalmazzo e Roccavione appena lì sotto e, più lontano, altri piccoli paesi del Saluzzese. Altrettanto bello è salire lassù nelle sere di luna piena, con notti e paesaggi che sembrano fatati.
Anche se non è provato da alcun documento, sembra che alle Piagge , verso la fine dell’800, si trovasse un piccolo pilone: la cosa non è affatto strana se si pensa che, in quel tempo, i piloni e gli affreschi votivi erano tantissimi, sparsi in ogni luogo in montagna ed in pianura.
Nell’anno 1899, su iniziativa di un frazionista di Snive, giunse la proposta, subito accolta con favore da parte di tutti gli abitanti della borgata, di costruire una piccola chiesa alle Piagge; chiesa da dedicarsi alla Modonna del Laghet di Nizza, alla quale erano devoti molti emigranti robilantesi.
Si iniziarono a portare pietre, sabbia e calce ed ad erigere muri grazie anche alla disponibilità del proprietario del terreno – Sig. Giuseppe Antonio Bodino (classe 1855) -. La prima domenica di agosto del 1899, in occasione dell’ultimazione dei primi lavori della costruenda cappella, fu organizzata una festa e venne celebrata la Santa Messa con l’impegno di proseguire, anno dopo anno, l’ultimazione della cappella e all’acquisto degli arredi necessari.
Nell’anno 1900 fu realizzato l’antistante porticato, indispensabile in caso di maltempo, per offrire riparo ad un maggior numero di persone; mentre dell’anno 1901 è la realizzazione del campanile (documentata la spesa di 100 lire) e nel 1902 fu sistemata la nicchia della statua della Madonna. Nel 1903 si acquistarono i paramenti sacri ed il calice, mentre nel 1904 si vivacizzò la festa di agosto spendendo 8 lire per l’acquisto di “polvere e mortaretti” ed infine nel 1907 venne costruito un piccolo fabbricato vicino alla Cappella, ancora oggi presente ed utilizzato per riporvi le masserizie necessarie durante la festa.
La devozione alla Madonna del Laghetto fu da subito molto grande, fin dai primi anni, sull’esempio di quanto avviene a Notre Dame du Laghet, alcuni devoti iniziarono a portare quadretti votivi per Grazia Ricevuta.
Dai registri emerge come ogni anno, in modo costante, si provvide alla manutenzione dei due edifici, alla raccolta di fondi ed alla solenne organizzazione della festa; nel 1940 fu acquistato il manto della Madonna e nel 1943 “non si potè fare la festa” a causa dei noti drammatici avvenimenti che investirono tutta l’Italia.
Finita la guerra la festa riprese, ancora più grande di prima, giungevano alle Piagge persone e gruppi da tutte le valli e la festa iniziò a protrarsi per più giorni, finchè negli anni ’50 si arrivò a contare addirittura ben undici osterie! .
Nel 1996 la cappella delle Piagge fu oggetto di un grave atto vandalico, infatti la notte del 23 giugno venne appiccato il fuoco alla cappella e la statua della Madonna in essa contenuta (recentemente fatta restaurare da una devota frazionista) venne distrutta. Grazie al prezioso lavoro del parroco Don Giuseppe Parola, che con una pazienza certosina, assemblò i frammenti la statua venne ricollocata all’interno della cappella.(1)
Nel 2000, a causa dei dissesti causati dal gelo invernale, furono necessari importanti lavori di ristrutturazione al pavimento e alle pareti, grazie all'aiuto di alcuni volontari, riportando l'interno al suo stato originale. (2)
Nel frattempo, dal 3 dicembre 1995 sulla montagna antistante le Piagge è posta, su di una colonna alta cinque metri, una statua della Madonna (chiamata ormai affettuosamente dai robilantesi “Madonnina delle Piagge”), come atto di omaggio a Maria Santissima. La statua di notte è illuminata grazie a lampade alimentate tramite energia solare, permettendo così alla stessa di essere visibile anche dalla pianura cuneese.
Ogni anno la prima domenica di agosto si tiene la tradizionale festa; mentre la prima domenica del mese di dicembre si tiene il pellegrinaggio alla “Madonnina”, entrambi gli eventi vedono puntualmente la partecipazione di un grande numero di fedeli.



NOTE:
1) Claudio CAMPANA, “ROBILANTE ieri ed oggi”, Edizione Martini, 1996, pag. 171 sg
2) "Hanno innanzitutto scrostato gli arconi della volta, evidenziando così l'ordinata disposizione dei mattoni pieni, che , opportunamente sabbiati, sono stai consolidati con fissativo. E' stata così evidenziata l'elegante e sobria struttura portante e architettonica. Hanno poi scrostato le pareti laterali, e così sono riapparse le pietre che 100 anni fa erano state impiegate per la costruzione. Successivamente sono state sigillate le fessure tra pietra e pietra, evitando di rifare un intonaco originale, per conservare l'aspetto montano della Cappella e per permettere ai muri di respirare e di espellere l'umidità. Infine è stato necessario rifare l'altare, rifatto seguendo le vigenti normative liturgiche. L'altare è costituito ora da una massiccia pietra semicircolare sorretta da una croce in pietra e da altre pietre murate a vista." da La Buona Parola - Bollettino parrocchiale di Robilante, anno 2000, n. 7, pag. 5.



Foto

Cappella Madonna del Laghetto -  Piagge


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