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Descrizione

Verso la fine del ‘700 la popolazione della zona del Malandrè raggiunse un numero così consistente da pensare alla costruzione di una propria chiesa ed anche di una propria scuola.
Risale al 1787 la costruzione dell’attuale cappella dedicata al SS.mo Nome di Maria.
Alcuni anni dopo, precisamente il 14 novembre 1794, Giovanni Blangero fu Michele, col suo testamento rogato Tosello, fece alla cappella pii legati. Al principio dell’800 su richiesta della popolazione del Malandrè venne nominato un cappellano, al quale venne fissato lo stipendio di 465 lire da ricavarsi dai fondi della cappella stessa. Al cappellano, inoltre, come locale maestro di scuola, il Comune conferì un sussidio dapprima di 50 lire e poi di 100 lire.
Questi erano gli obblighi del cappellano: “La residenza personale nella detta cappellania, celebrare specialmente nei giorni festivi a comodo di tutto il cantone, fare scuola ai ragazzi e alle ragazze specialmente nella invernale stagione da novembre a maggio, fare il catechismo ai medesimi in tutte le domeniche e feste dell’anno ed in tempo della Santa Quaresima tutti i giorni, visitar gli infermi e munirli dei Santi Sacramenti quando porta l’occasione”.
Gli interni della cappella vennero ridipinti nel 1903, mentre la campana venne eretta nel 1923 e la pavimentazione fu rifatta dopo il secondo conflitto mondiale (1957-1958).
Attualmente nel piazzale antistante la Cappella del Malandrè si erge una lapide commemorativa dell’eccidio avvenuto il 28 giugno 1944, quando quattro giovani partigiani -Oggero Giuseppe di Donato (classe 1921), Oggero Giuseppe di Donato (classe 1922), Dalmasso Giuseppe Secondo di Giovanni (classe 1924) ed Oggero Matteo fu Bartolomeo (classe 1923)-, scoperti dai fascisti, furono fucilati in zona “Becco del Corno”. (1)
Ogni anno la seconda domenica di settembre si tiene la tradizionale festa, che puntualmente vede la partecipazione di un grande numero di fedeli. Durante tali festeggiamenti degno di evidenza è il tradizionale “INCANTO” che si svolge il lunedì mattina dopo la celebrazione della Santa Messa.
Inoltre, ogni anno 31 maggio si svolge un piccolo pellegrinaggio serale da Piazza Regina Margherita fino alla Cappella del Malandrè.



NOTE:
1) Claudio CAMPANA, “ROBILANTE ieri ed oggi”, Edizione Martini, 1996, pag. 166 sg


Foto

Cappella del SS.mo Nome di Maria


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