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Cappella di S. Margherita e S. Lorenzo
Cappella di S. Margherita e S. Lorenzo
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Descrizione
Questa cappella, dedicata a Santa Margherita e a San Lorenzo, è molto antica.
Il suo primo registro dei conti risale all’anno 1738, ma questo libro accenna già ad altri registri anteriori.
Una leggenda molto antica racconta come la costruzione della cappella sia stata originata da una grazia straordinaria ottenuta per intercessione di Santa Margherita, vergine e martire.
Eccone il racconto così come ci è stato tramandato: una sera, sull’imbrunire, passa per Robilante, diretto verso Boves, un ricco mercante di Peveragno provvisto di una cospicua somma di denaro e recante con sé un animale da soma carico di oggetti di grande valore. Imboccata la via per Boves ed appena oltrepassato il torrente Vermenagna, un triste presentimento lo assale. La strada che deve percorrere è molto pericolosa perché infestata da assassini, la notte avanza ed egli è solo. E se qualche ladro lo assalisse? Potrebbe tornare indietro e pernottare in qualche osteria di Robilante, ma questo ritardo potrebbe pregiudicare gravemente i suoi interessi dovendo, il mattino seguente, trovarsi assolutamente a destinazione.
Mentre preoccupato ed incerto prosegue lentamente il cammino, senza accorgersene si trova innanzi al Pilone di Santa Margherita. SI ferma, si prostra e prega la Santa affinché gli infonda coraggio.
Dopo aver pregato si alza e, tranquillo, riprende la strada salendo lungo il pendio della montagna che gli sta di fronte. Appena fatti pochi passi, però, vede sbucare dal bosco e venirgli incontro alcuni uomini di aspetto losco ed armati di lunghi e grossi bastoni.
Il mercante rabbrividisce, ma poi, fidente nella protezione della Santa, si calma e va avanti.
Immediatamente, con suo grande stupore, vede i ladri da ardimentosi farsi timidi e poi, pieni di paura, voltarsi indietro e darsi alla fuga. Il mercante può, così, raggiungere indisturbato la sua meta.
La protezione della Santa invocata così intensamente non poteva essere più manifesta. Il viandante riconoscente fa erigere, sul luogo stesso del pilone, una piccola cappella in onore di Santa Margherita.
Purtroppo, il luogo in felicissimo in cui la cappella venne edificata, ai piedi di un’alta ripa e sulla sponda di un corso d’acqua che rende l’ambiente umido durante tutto l’anno, la rese ben presto indecorosa per le sacre funzioni, tanto che nel 1838 venne interdetta al culto e tale rimase fino al 1875.
Per tutti questi anni la popolazione si ripropose di iniziare i lavori di restauro, ma sempre si sovrappose qualche impedimento. Si pensò, addirittura, di scegliere , per la nuova costruzione, un luogo meno infelice, abbattendo l’originaria cappella ed innalzandone un’altra sulla piccola altura che le sorge vicino, ma questa lodevolissima idea si presentò troppo ardimentosa date le tristi circostanze del tempo e , quindi, venne ben presto abbandonata.
Finalmente nel 1875 si decise di edificare una nuova cappella sulle fondamenta di quella vecchia, ampliandola quasi della metà. Col concorso unanime della popolazione, la si decorò con varie pitture ed alcuni quadri e si rinnovò la suppellettile sacra.
La nuova costruzione venne benedetta solennemente dal Pievano Don Caviglia la domenica della SS Trinità del 1876.
Seguirono restauri nel corso degli anni fino a quando, nel 1991, il pittore G.B. Barale consolidò ed integrò gli affreschi del portichetto e dipinse una nuova pala d’altare. L’antica pala raffigurante Santa Margherita, dopo il restauro, sarà collocata nell’atrio della nuova casa di riposo “Don Giuseppe Parola”. (1)
Attualmente si celebrano funzioni religiose all’interno della cappella durante i festeggiamenti della “Festa delle Rose” che si tiene ogni anno l’ultima domenica di maggio.
Il luogo è raggiungibile in pochi minuti di cammino dal centro di Robilante (strada pianeggiante), percorrendo la via che conduce alla frazione del Malandrè.
NOTE:
1) Claudio CAMPANA, “ROBILANTE ieri ed oggi”, Edizione Martini, 1996, pag. 165 sg
Foto
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Cappella di Santa Margherita sotto la neve (2,16 MB)
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